Impariamo la Lingua Lombarda è una pagina Facebook che in poco più di un anno ha raggiunto l’astronomica cifra di 30.000 followers senza spendere un euro in promozione.
Un obiettivo ambito da qualsiasi social media marketer!
Abbiamo dunque intervistato l’amministratore per saperne di più.
Ciao! Partiamo con le domande. Come ti è venuta l’idea di aprire una pagina “impariamo la lingua lombarda”?
Bella domanda: Stavo migliorando il mio lombardo in quel periodo, in cui già scrivevo su Wikipedia. Ho pensato che condividere ciò che imparavo potesse essere utile e anche che sviluppare un progetto del genere avesse potuto aiutarmi ad imparare meglio e a conoscere bene la variazione dialettale della Lombardia.
Ecco perché il nome è “impariamo” e non “imparare” o “imparate”. La pagina nasce come percorso formativo anche per me.
Costa distingue ILL dalle altre pagine sul dialetto?
Le pagine tipiche sul dialetto vedono il dialetto come un soprammobile. Bello da tenere ma solo come elemento folkloristico, mentre Impariamo la lingua lombarda, dopo molti studi da parte del sottoscritto, vuole proporre soluzioni che nel resto d’Europa hanno portato lingue ben più morenti del lombardo a diventare una grande fonte di reddito per la Regione ed un importante collante sociale.
Con la visione unitaria della lingua che noi perseguiamo e il nostro costante informare i lombardi sui loro diritti linguistici proponiamo una visione non folkloristica del lombardo, ma come lingua spendibile con la stessa dignità della lingua dello Stato e dunque perfettamente affiancabile ad essa in ogni contesto, che sia ordinare il caffè al bar, imparare la geografia a scuola o redigere una sentenza.
Potremmo dire in sostanza che ILL ha il coraggio di mettere in dubbio l’assoluta supremazia dell’italiano sulle lingue regionali, cosa che gli altri non fanno preferendo soluzioni, come dire, “omeopatiche” e accontentandosi di contentini culturali quando la lingua avrebbe bisogno di ben altro supporto.
La tua pagina ad oggi conta oltre 30.000 membri. E’ un traguardo davvero impressionante, soprattutto se paragonato ad altre pagine Facebook sul “dialetto”. Avresti mai pensato di raggiungere questo traguardo?
Decisamente no, pensavo di arrivare a 2 o 3000 mi piace. Ma non per la visione unitaria della lingua proposta, ma perché semplicemente non credevo ci fossero così tante persone interessate alla realtà linguistica lombarda! E sono lieto di essermi sbagliato.
L’esperienza di ILL è un modello replicabile in altre realtà linguistiche?
Decisamente sì, tant’è che esiste Impariamo la lingua piemontese e sarei molto felice se esistessero altre pagine come la nostra.
Chiaramente l’amministratore dovrà conoscere bene la sua realtà linguistica. Ad esempio il veneto ha un buon prestigio sociale, dunque “Impariamo la lingua veneta” potrebbe occuparsi principalmente di diritti linguistici e lezioni linguistiche, mentre la priorità di “Impariamo la lingua napoletana” dovrebbe essere quella di tirar fuori il napoletano dall’idea di lingua malavitosa parlata solo da ignoranti che non sanno l’italiano.
Parliamo un po’ della tua esperienza. Secondo te ILL è uno strumento utile per insegnare il lombardo a chi non lo sa o lo parla poco?
Sì, visto che tutte le lezioni si possono rileggere e hanno un ritmo molto lento nel rilascio, permettendo di imparare. Tuttavia ritengo ILL più un trampolino di lancio verso altre realtà che permettono di acquisire una maggiore padronanza della lingua, come Wikipedia o il gruppo “Per quei che parla lombard”. Diciamo che costruiamo le fondamenta dei nuovi lombardofoni…
ILL è una pagina che insegna il lombardo, ma il contenuto dei post è prevalentemente in italiano. Sappiamo che questo ti ha attirato qualche critica dei “puristi”. Cosa rispondi?
Che forse ai puristi il lombardo sembra una lingua facile, ma così non è. Usare prevalentemente il lombardo vorrebbe dire perdere gran parte dell’utenza che poi con i nostri post in italiano imparerà meglio il lombardo.
Una pagina sola per la lingua lombarda non rischia di scontentare i fan dei singoli dialetti locali (bergamasco, milanese, ticinese, ecc.)?
Unirsi è l’unico modo per uscire dal mondo di folklore e polenta citato prima. Lingua lombarda non è un nuovo esperanto che verrà parlato da Novara alla Val di Ledro, ma la semplice constatazione che le parlate della Lombardia sono la stessa cosa pur presentando differenze. La salvezza di milanese, bergamasco e ticinese passa per quella del lombardo, quindi non c’è di che scontentarsi.
Hai mai pensato di organizzare un corso di lombardo dal vivo?
Come mera idea sì, però un conto sono lezioni che prepari in tutta tranquillità, un altro lezioni dal vivo… Serve una struttura ben organizzata e formata.
Cosa consigli ad una persona che vuole aprire una pagina come la tua?
Trova più risorse che puoi, dei validi esperti di lingua pronti ad aiutarti, resta in contatto con la comunità e impara ad usare GIMP o Photoshop: Il resto verrà da sé.
Un saluto in lingua lombarda per gli utenti di Patrimonilinguistici.it
Ciao a tucc, speri che ‘sto articol el sia de ispirazion per tucc i lengov regionai d’Italia!