Benvenuto in una nuova rubrica che riassume tutte le buone notizie riguardanti il mondo delle lingue e dei dialetti d’Italia. Andremo alla scoperta di un mondo non antico e decadente come comunemente si crede, ma vitale e dinamico.
Nel corso dell’ultimo mese sono state diffuse alcune notizie molto interessanti, che di sicuro contribuiscono positivamente alla causa delle lingue d’Italia, e al loro utilizzo ad “alto livello”.
Vediamole brevemente insieme.
Tesi di laurea in sardo
Il 20 aprile il giovane Lisandru Beccu di Silanus (NU) si è laureato in Scienze Infermieristiche all’Università di Sassari.
Quella che potrebbe sembrare una bella notizia soltanto per Lisandru e la sua famiglia, è invece qualcosa di storico: infatti Lisandru, primo nella storia della facoltà di medicina dell’ateneo sassarese, ha scritto e presentato la sua tesi di laurea in lingua sarda.
Questa tesi, dal titolo S’educatzione a s’impreu de su microinfusore in su paziente cun su diabete di tipu 1, dimostra ancora una volta come i presunti “dialetti” possano essere utilizzati anche per parlare di complesse questioni mediche.
Qui la notizia riportata da ilmarghine.net rel=”nofollow”… ovviamente in sardo!
Laboratorio di piemontese
Martedì 26 aprile all’Università di Torino è partito il laboratorio di piemontese, a cura del professor Nicola Duberti.
Il laboratorio si pone l’obbiettivo di approfondire conoscenze e capacità di riflessione metalinguistica sulle strutture del piemontese in prospettiva sincronica e diacronica.
È una notizia molto positiva, poiché per la prima volta il piemontese entra in un’università italiano come sistema linguistico autonomo, e non tanto nel grande calderone dei “dialetti italiani”.
Qui si può leggere il programma del corso.
Primo documento ufficiale in lingua veneta
Sempre martedì 26 aprile, il Consiglio Regionale del Veneto ha ufficialmente approvato un documento trilingue: italiano, inglese e… veneto!
Si tratta della “Risoluzione n. 14”, cioè la sottoscrizione di un documento chiamato “Dichiarazione di Bruxelles” (del 9 dicembre 2016). La traduzione in veneto è stata affidata all’Academia de ła Bona Creansa, che già da tempo si occupa di corsi di lingua veneta in tutte le province della regione.
Qui il link del documento in tutte e tre le lingue.
Per oggi è tutto. Ci vediamo il mese prossimo!
Mersì Pero, andoma anans parèj, magari quaicòsa ‘s bogia
STO PREPARANDO UNA GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE NELLA SVIZZERA ITALIANA A FAVORE DEL DIALETTO LOMBARDO TICINESE E GRADIREI LA COLLABORAZIONE DI TUTTI COLORO CHE HANNO A CUORE LA NOSTRA LINGUA. SPERO QUINDI DI AVERE UN RISCONTRO A QUESTO MIO SCRITTO
UN CARO SALUTO
YOR MILANO (vedi il mio profilo su Internet)