Se mi parli vivo (An me platèspise zìo in greco di Calabria) è un’iniziativa per la salvaguardia del greco di Calabria. Adotta il greko, il suo slogan.
Vediamo un po’ di cosa si tratta.
Chi ha ideato il progetto?
Maria Olimpia Squillaci
Il progetto è stato ideato dall’Associazione “Jalò tu Vua” di Bova Marina (RC) attraverso la giovane linguista Maria Olimpia Squillaci, la cui storia già raccontata al Comitato potete leggere cliccando sul nome della ragazza.
Maria Olimpia – di padre bovese e madre siciliana – è madrelingua del greco di Calabria, ha conseguito un PhD a Cambridge, ed è esperta di rivitalizzazione linguistica.
Assieme al padre Tito è anche autrice di un dizionario interattivo del greco di Calabria. Questo si trova all’interno dell’applicazione Grekopedia, scaricabile gratuitamente da Google Play.
In cosa consiste il progetto?
Il sito su cui dovrebbe sorgere
la Casa della Filoxenìa.
La diffusione della lingua greca in Calabria
meridionale e in Sicilia orientale tra il XIII°
e il XVI° secolo (nell’area attorno a Bova quella attuale).
Gli scopi del progetto sono essenzialmente due:
- L’istituzione di laboratori linguistici permanenti e gratuiti a Bova Marina, Condofuri e Reggio Calabria (oltre a quelli interattivi, attraverso Skype, per chi volesse imparare la lingua ma non ha la possibilità di recarsi sul posto) per l’apprendimento del greco di Calabria, la lingua un tempo maggioritaria della Calabria meridionale e oggi in pericolo di estinzione, ridotta com’è a pochi centri dell’Aspromonte;
- L’istituzione di una Casa della Filoxenìa (ospitalità, accoglienza in greco) – sita presso un antico palazzo nobiliare di Bova la cui disponibilità è stata data a titolo gratuito da parte del Comune – dove verranno raccolte le storie di chi è andato via per poi tornare, di chi ha visto partire i propri cari, di chi è appena arrivato e cerca ascolto; raccoglierà le storie di quanti vorranno parlare del loro viaggio, vecchio o nuovo che sia (e questo non solo in grecocalabro o in italiano, ma anche in siciliano, nelle altre lingue minoritarie di Calabria, e anche in quelle delle immigrazioni recenti dall’Africa, dall’Europa orientale, e dall’Asia).
Il progetto è nato anche per disillusione verso il sistema di finanziamenti (favoriti dalla 482/1999) degli enti politici locali. Infatti, se da un lato questi hanno valorizzato la superstite Area Ellenofona dal punto di vista turistico e culturale, dall’altro sono stati rei di aver trascurato la salvaguardia della lingua.
Quanto bisogna raccogliere?
Gli obiettivi economici sono di 21.400 euro per i laboratori linguistici, e di 20.000 euro per la Casa della Filoxenìa.
Per un totale, quindi, di 41.400 euro.
Sulla pagina del crowdfunding (link sotto) sono possibili sia offerte libere sia offerte selezionate tra i 10 e i 150 euro. Dai 20 euro in poi verranno inviati dei regali di ringraziamento. Un solo esempio: il donatore che decidesse di offrire 50 euro per i laboratori linguistici, riceverà come ringraziamento una cartolina proveniente da uno dei borghi dell’Area Ellenofona e una copia del libro I glossa dikìma jà ta pedìa (“La nostra lingua per i bambini”), ovvero un’introduzione al greco di Calabria dedicato sì ai bambini, ma anche ai principianti assoluti.
I regali di ringraziamento sono forniti dal GAL Area Grecanica, consorzio per il turismo e lo sviluppo della Calabria Greca.
Quanto è già stato fatto fino ad ora?
Nel momento in cui scrivo, sono stati raccolti 935 euro. Per essere un progetto avviato da poco (ufficialmente il 25 marzo: ironicamente la stessa data della festa nazionale greca, giorno in cui secondo la tradizione sarebbe cominciata la guerra d’indipendenza dei greci per liberarsi dal giogo ottomano), ha già dato buoni frutti.
La campagna infatti è già stata pubblicizzata attraverso le pagine Facebook e YouTube del To ddomadi greko (per saperne di più, vedete sotto e leggete anche la storia di Maria Olimpia), ma soprattutto attraverso articoli di giornale e anche attraverso la televisione:
TG regionale della Calabria, RaiTre (27/03/2018).
Video ufficiale della campagna, dal canale YouTube del To ddomadi greko.
Servizio del TG2, RaiDue (02/04/2018): cliccare qui.
Tra le testate giornalistiche ad aver parlato del progetto si annoverano (l’elenco non è completo), a livello provinciale e regionale, CM News, LaC News, Nta Calabria, Fame di Sud, Stretto Web, Lamezia in strada, Corriere della Calabria, News&Com; a livello nazionale, invece, Il Sole 24 Ore.
Per saperne di più e per contribuire
In ogni caso, per saperne di più è sempre bene accedere alle fonti di prima mano. Quindi, cliccate qui se volete accedere alla pagina ufficiale del progetto.
Se volete contribuire economicamente, la pagina del crowdfunding è questa.
Infine, se lo desiderate (e se non lo avete già fatto) potete a mettere mi piace – mu jerài in greco di Calabria – alla pagina FB del To ddomadi greko cliccando qui. Nel seguente video, girato da Selene Gatto, viene spiegato cosa sia quest’ultimo (che come detto possiede anche un canale YouTube, nel quale rientra anche il video sottostante):